Lorenzo Mari stamattina ci ha inviati dei versi dedicati a Stefano Vilardo che rimodulano, aggiornandoli, quelli del capolavoro del maestro di Delia.
Oggi che tanto si blatera sui migranti sarebbe opportuno rimettere in circolazione Tutti dicono Germania Germania. Così tanti potrebbero essere aiutati a ricordare un recente passato quando ad emigrare clandestinamente eravamo noi. (fv)
tutti dicono pazienza pazienza
Lorenzo Mari
Per Stefano Vilardo,
da un punto impreciso nella rotta
delle nuove migrazioni
salvatore, accasciato, qui ripete a non finire:
adesso che tutte le parole sono fottersene
e tutti dicono sicilia sicilia per non dire
germania germania, per lo scongiuro dell’andarsene,
e beniamino, dietro le quinte, a scommettere
che c’è vita più oltre, a berlino amburgo e forse anche brema,
ma non è che morte nella foresta nera, o a francoforte–
delia, lampedusa o gibellina, ovunque la terra sia detta
quella trema: non ci sono più appigli e il cretto tace,
sconfitto dall’aneto: finocchietto selvatico che la crepa
tutta indora, e infine tutti dicono pazienza pazienza